Mercato, profitto e beneficenza al posto della democrazia e dei diritti
A tutti coloro che condividono le preoccupazioni esposte qui sotto, ma anche la voglia di ricostruire un discorso di senso sull’insieme dei servizi, diamo appuntamento
GIOVEDI’ 4 NOVEMBRE ore 17 in piazza De Ferrari ( sotto il monumento di Garibaldi ! )
Per aderire mandare una mail a oltreilgiardino.ge@yahoo.it
Mercato, profitto e beneficenza al posto della democrazia e dei diritti.
Con la scusa della crisi economica il governo vuole colpire a morte lo stato sociale. L’eliminazione del Fondo Sociale e del Fondo per i non autosufficienti costringe Regioni, Comuni e ASL a ridurre ancora di più gli aiuti alle famiglie per l’assistenza agli anziani, ai disabili, ai bambini e agli adolescenti, a chi è emarginato o povero.
A causa dei tagli alla spesa pubblica le persone e le famiglie in difficoltà già colpite dalla crisi dovranno cavarsela da sole, chi può pagando i servizi, chi non può ricorrendo alla beneficenza, come già avviene da alcuni anni. Bisognerà ricorrere ancora di più alle cure domestiche, soprattutto a carico delle donne, della famiglia o al lavoro, spesso nero e mal pagato, di badanti e babysitter.
Molti lavoratori dei servizi sociali, sopratutto privati ma anche pubblici, saranno costretti alla disoccupazione o al lavoro senza risorse, precario e dequalificato.
I volontari dovranno affrontare il compito impossibile e improprio di sostituire i servizi pubblici.
Di questo famiglie, operatori e amministratori locali si stanno accorgendo anche se c’è ancora troppa rassegnazione e troppo senso di impotenza.
Ma il vero scopo del governo non è quello di ridurre la spesa per i servizi alle persone.
Lo scopo principale è invece quello di abolire i servizi pubblici, cambiando nei fatti la nostra Costituzione:
il sistema dei servizi pubblici, con l’aiuto della cooperazione e del volontariato, non serve soltanto a offrire prestazioni ma sopratutto a rendere concreti quei valori di libertà, uguaglianza e fraternità che giustificano e fondano la società italiana nata dalla Resistenza e dalla Guerra mondiale.
I servizi pubblici vanno difesi non tanto perché aiutano chi è in difficoltà a rientrare nella società o a combattere il bisogno, l’invalidità, la povertà ma proprio perché hanno il mandato specifico di aiutare la comunità a conoscere e sviluppare il dovere di solidarietà. Servono a costruire giorno per giorno una società che tuteli e garantisca l’uguaglianza delle opportunità per tutti.
Il governo vuole eliminare questi presidi costituzionali, per lasciar mano libera a chi vuole vendere le prestazioni sociali oppure offrirle non per diritto ma per carità o beneficenza. Non per caso i tagli riguardano tutti i presidi costituzionali pubblici, come la scuola la sanità la cultura. In ciascuno di questi settori , contribuiscono nei rispettivi ambiti a realizzare il compito della Repubblica (art.3 Costituzione)
“… rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Ognuno di noi deve reagire con forza essendo consapevole del nostro vero interesse e del vero scopo del governo. Bisogna agire insieme, insieme con le amministrazioni locali, i sindacati, le cooperative, le organizzazioni del volontariato, gli operatori, le famiglie e le loro associazioni, insieme con il mondo della scuola, della sanità, della ricerca, della cultura, del lavoro. Non solo per difendere i servizi, le famiglie, i lavoratori. Non solo per combattere l’egoismo, la furbizia, la disonestà.
Agire insieme per far emergere una società migliore, più fedele alla Costituzione, più democratica, libera, uguale, fraterna.
A tutti coloro che condividono questa preoccupazione, ma anche la voglia di ricostruire un discorso di senso sull’insieme dei servizi, diamo appuntamento
GIOVEDI’ 4 NOVEMBRE ore 17 in piazza De Ferrari ( sotto il monumento di Garibaldi ! )
Per aderire mandare una mail a oltreilgiardino.ge@yahoo.it – Per vedere via via chi ha aderito guardare gli eventi nell’account di facebook “oltre il giardino”
Oltreilgiardino – Circolo di studi sul lavoro sociale.