Nonostante gli impegni assunti dal presidente del Senato e le dichiarazioni della presidente della Camera perché si arrivi all’approvazione della riforma della legge sulla cittadinanza prima della fine della legislatura, ancora non si hanno notizie sulla sua calendarizzazione.

L’Italia sono anch’io e il movimento #ItalianiSenzaCittadinanza hanno indetto una mobilitazione permanente fino a che non verranno stabiliti tempi certi per l’approvazione della legge. Ogni martedì, fino alla fine di febbraio, con presidi e flash mob per ribadire l’urgenza della riforma.

italia sono anche io

Lo stallo della riforma della cittadinanza al Senato, da più di un anno, è sintomatico della miopia di una classe dirigente che pensa di rispondere al sentimento di intolleranza diffusa da un lato con un decreto che ripropone un vecchio schema fallimentare, nel quale sono centrali le politiche di controllo ed espulsione, e dall’altro lato non votando la riforma per paura di ‘regalare’ un argomento alle destre xenofobe.

Per questo come Arci, con la campagna L’Italia sono anch’io e un movimento di giovani di origine straniera, #italianisenzacittadinanza, abbiamo deciso di mobilitarci per tutto il mese di febbraio e di organizzare un appuntamento nazionale il prossimo 28 febbraio a Roma a piazza del Pantheon, per chiedere al Senato, alla maggioranza, di approvare subito il testo in Aula, saltando il passaggio della Commissione Affari Costituzionali (ancora senza un presidente).

Con un grande cartello che rappresenta un passaporto, in piazza da alcune settimane, e davanti alle librerie Feltrinelli a Roma e in altre città, abbiamo chiesto a tutti di “metterci la faccia” per impedire che questa legislatura si chiuda deludendo ancora una volta le aspettative di chi si sente italiano di fatto e vuole esserlo anche di diritto.

Possiamo partecipare tutti con #unselfieperlacittadinanza .

Scattatevi un selfie con il vostro passaporto ed inviatela a comunicazione@arciliguria.it, provvederemo a postarle sui nostri canali social e a diffondere in vista della mobilitazione nazionale del 28 febbraio.