Quando apre un teatro e’ sempre una festa, anche perché è il frutto di un lavoro collettivo che vede la luce. In questo editoriale, quindi, le mie riflessioni si fondono con quanto ci hanno ricordato nei loro interventi ieri, nella giornata inaugurale, Stefano, Simone, Dario, Marco, Luca, Daniela, Caterina e Domenico. Solo i nomi e nessun “grado”, perché questo Paese, ogni giorno, vive e respira grazie a tanti nomi, magari sconosciuti ai più ma, indispensabili. Come in questa straordinaria occasione.

Quella dell’Altrove possiamo definirla una sorta di scommessa da matti; una vera sfida a quanti, superficialmente, sostengono che “di cultura non si campa”. Noi, invece, crediamo che la cultura, come l’aria che respiriamo, ci fa vivere, pensare, creare, innovare, crescere. Ed e’ per questo che è’ fondamentale la Cultura, quella con la C maiuscola, per affrontare e superare questa infamante crisi che toglie lavoro ma soprattutto speranza e voglia di futuro, specialmente alle nuove generazioni, troppe volte chiamate in causa solo per essere mostrate come animali in via d’estinzione…nell’indifferenza più generale. Una crisi soprattutto culturale.

Facciamolo vivere bene, allora, questo teatro ‘ritrovato’ in un quartiere bello e difficile come la Maddalena. Facciamolo vivere di volontariato e impegno civico, ma soprattutto facciamolo diventare il polmone verde della legalità in un quartiere che ne ha tremendamente bisogno come è stato detto, sempre ieri, davanti ad una sala strapiena, troppo piccola per contenerci tutti. E dunque, per usare uno scongiuro caro al mondo teatrale, merda, merda, merda e in bocca al lupo, Teatro Altrove!

Apriamo quindi la stagione dell’impegno civile dei cittadini che da meri spettatori di uno spettacolo non sempre all’altezza dei loro desideri e dei loro bisogni, passano dietro le quinte, dietro al bancone del bar, dietro ai fornelli per produrlo e dirigerlo lo spettacolo. In prima persona. Siamo sicuri che così facendo questa sarà la migliore stagione teatrale possibile alla Maddalena, il cuore vero della città, nel segno di quanto ci ha sempre ricordato Andrea Gallo: non e’ vero che tutto va a rotoli, non e’ vero che fa tutto schifo come vorrebbero far credere. C’è una voglia grande di cambiamento e una reale voglia di fare da parte di tantissimi. Anche nei posti più difficili e al tempo stesso belli come il nostro centro storico. Ed è’ anche per questo che abbiamo deciso di dedicare ad Andrea, prete di strada e partigiano, la nostra sala. Lui che dell’impegno civico ha fatto una missione fino alla fine, insegnandoci da fratello maggiore come si deve stare al mondo. Ci seguirà anche lui Altrove. Fatelo anche voi.

Walter