Referendum No Triv: si voti lo stesso giorno delle amministrative/ Comunicato stampa ARCI NAZIONALE
Al Presidente del Consiglio il referendum sulle trivellazioni fa paura, perché sa che la maggior parte degli italiani è contraria a mettere a repentaglio il paesaggio, il mare e settori vitali dell’economia come il turismo e la pesca, per estrarre quantità irrisorie di petrolio e gas. Per questo prima ha cercato di vanificarne i quesiti facendo approvare in fretta e furia provvedimenti studiati ad hoc, poi, visto che almeno un quesito ha passato il vaglio della Corte, passando al boicottaggio aperto.
E così ha fatto dire al ministro Alfano che l’Election Day proprio non si può fare, troppi sarebbero gli ‘ostacoli tecnici’. E invece la scelta di accorpare il referendum no triv alle elezioni amministrative sarebbe la scelta più avveduta, intanto per facilitare la partecipazione al voto e quindi un sano esercizio di democrazia, ma anche per consentire al governo di risparmiare un mucchio di soldi pubblici. Del resto precedenti in questo senso ce ne sono, a dimostrazione che gli ‘ostacoli tecnici’ sono superabili.
Ma una sconfitta politica prima del referendum istituzionale che si tiene a ottobre, e su cui si giocherà il proprio futuro, Renzi non se la può proprio permettere. Quindi, non avendo potuto smontare del tutto il referendum, ora la partita si sposta sul quorum. E allora perché facilitare la partecipazione? Meglio collocare il referendum in altra data, magari a scuole già chiuse e con molte famiglie già in vacanza.
L’Arci chiede al Governo di fissare un Election Day, accorpando l’appuntamento referendario con il primo turno delle elezioni amministrative e invita a firmare la petizione per l’Election Day al link https://www.change.org/p/un-election-day-per-dire-no-alle-trivelle?source_location=trending_petitions_home_page&algorithm=curated_trendin