Buon 2017 compagne e compagni!
Lo scrivo con autentico affetto e con grande forza.
Quasi mi verrebbe da urlarlo, un po’ per dimostrare l’affetto di cui sopra, un po’ per spronarci tutte e tutti in questo ultimo giorno del 2016.
Forza, passione ed entusiasmo continuano ad essere la stella cometa del nostro lavoro, insieme. Nonostante tutto e talvolta, nonostante tutti.
Forza, passione ed entusiasmo che diventano responsabilità nei confronti della nostra Associazione.
Non c’è automatismo ma c’è una continuità solida che ci ha permesso di superare molti ostacoli e molte sfide.
Una responsabilità come frutto più evidente che cerchiamo sempre di mettere davanti e che, penso di poterlo rivedincare a nome di tutte e tutti voi, non ci ha mai fatto scivolare sul terreno dell’ottusità e dei personalismi. Anche quando molti intorno non se ne accorgono o fanno finta di non vedere.
Anche per questo, confesso un certo smarrimento in questo fine 2016.
Uno smarrimento dovuto al pessimismo imperante che sento aleggiare da più parti e su più fronti.
Un mondo di mugugni per dirla alla genovese che aumenta il senso di precarietà, di instabilità e di ansia e, aggiungerei timidamente, di frustrazione.
Sia chiaro, c’è da essere preoccupati per diverse cose ma, trovo questo approccio una zavorra troppo, troppo, opprimente.
Noi non siamo mai stati quell’organizzazione che può permettersi il lusso di essere pessimista.
Persino Pietro Ingrao è li a ricordarcelo quando sosteneva che il tempo dell’indignazione era finito e che sarebbe stato utile tornare a fare, piuttosto che rimanere fermi a deprimersi.
E noi dell’Arci sappiamo quanto abbiamo da fare guardandoci attorno. E quanto abbiamo fatto magari senza neppure accorgercene.
Mi auguro che il 2017 ci porti un po’ di quelle soddisfazioni che ci meritiamo.
Soddisfazioni forse un po’ meno personali e molto più collettive.
Sul fronte soprattutto del ritrovato orgoglio di essere e stare in questa unica comunità, fatta di donne e uomini che di quella passione, di quella forza, di quella resposnabilità e di quell’entusiasmo hanno fatto una missione.
Anche per questo, tra le tante cose che stiamo facendo, stiamo lavorando tantissimo per farci riconoscere dalla Regione Liguria il nostro ruolo di presidio socio-culturale diffuso del territorio; è l’ennesima sfida che mettiamo in campo. Per non parlare del lavoro preziosissimo sul terreno dell’accoglienza per farne solo un altro.
Sono fiducioso. Sono speranzoso. Sono ottimista, come lo sono sempre stato. E sono fortunato a stare in questa grande, unica e inimitabile comunità.
Buon passaggio con tutto l’affetto di questo mondo!
Adelante companeros!
Ancora Buon 2017 a voi e ai vostri cari!
walter massa