Nonostante l’impegno dell’Arci e di tante organizzazioni come Italiani senza cittadinanza e L’Italia Sono Anch’Io, non ce l’abbiamo fatta. La nostra battaglia di civiltà continuerà, insieme alla rabbia per il tradimento da parte di un governo che si era speso in promesse puntualmente non mantenute.
“Abbiamo riposto male la nostra fiducia, anche se per un po’ ci abbiamo creduto che maggioranza e governo potessero porre la fiducia al provvedimento”. E’ questo il commento all’Adnkronos di Filippo Miraglia, vicepresidente dell’Arci e coordinatore della campagna ‘L’Italia sono anch’io’ sulla mancata approvazione del ddl che riforma la cittadinanza.
“Questa classe dirigente, concentrata sugli interessi di palazzo, non è all’altezza della sfida che pone la nostra società; nessuno immagina che la prossima legislatura sarà facile per i diritti e la giustizia sociale. Era l’occasione buona per far avanzare i diritti delle famiglie e delle persone di origine straniera”, afferma Miraglia.
“E’ del tutto evidente che aver rinunciato a votare la riforma sulla cittadinanza, oltre ad essere un atto di vigliaccheria, rappresenta una mancanza di coraggio e di intelligenza politica. E’ stato fatto un regalo al centrodestra”, aggiunge il coordinatore della campagna ‘L’Italia sono anch’io’. “E’ assolutamente incomprensibile la ragione per cui in particolare il Pd non sia stato in grado in due anni e mezzo di portare lo ius soli in Aula e di approvarlo anche con il ricorso al voto di fiducia. In questo momento prevale solo la rabbia”, conclude Miraglia.