Un vademecum elettorale perché votare è un diritto. Che è sbagliato non esercitare. Con queste motivazioni il Consiglio Regionale di Arci Liguria, riunito il 17 febbraio scorso ha deciso di impegnarsi affinché più cittadine e cittadine esercitino il loro diritto a scegliere chi dovrà governare il nostro Paese. Astenersi rende la nostra democrazia ancora più fragile – prosegue il comunicato -. L’Arci invece vuole una democrazia più capace di rappresentare gli uomini e le donne che vivono e lavorano in Italia. Una democrazia che, come dice la nostra Costituzione, assuma lavoro, salute, istruzione ed eguaglianza come i suoi obiettivi, le sue ragioni di fondo. Ed è importante ricordarlo oggi che la crisi lacera la nostra società, produce paura, oscura il futuro. Perché oltre che con il voto la democrazia si costruisce ogni giorno investendo sulla solidarietà, il welfare, la cultura. Ed è quello che come Arci facciamo. Perché crediamo che questo sia il modo per allontanare i sentimenti di chiusura, il rifiuto dell’altro, per costruire convivenza civile. Perchè la buona politica di cui abbiamo tanto bisogno cresce dal basso, dall’impegno di tanti/e per il bene comune. Per questo siamo l’Arci. Per praticare la democrazia anche dopo il voto.
Arci Liguria
Genova, 20 febbraio 2018