Ancora una volta, l’ennesima, nella nostra Liguria viviamo ore di paura e sgomento a causa delle condizioni meteo. Purtroppo, ci ritroviamo ad aggiornare un elenco di pesanti danni al territorio, alle infrastrutture ed alle proprietà private fatto di allagamenti, frane e crolli – come nel caso del viadotto sull’autostrada A6 – che sembra non avere mai una fine.
Conviviamo ormai quasi con rassegnazione con un perenne stato di allerta che condiziona pesantemente il nostro quotidiano ma che, allo stesso tempo, è necessario per tutelare l’incolumità delle persone nelle emergenze. Però, se da un lato è evidente che stiamo assistendo da tempo ad una evoluzione dei fenomeni meteoclimatici dall’altro emerge con sempre maggiore forza la necessità di un lavoro straordinario di cura del territorio proprio perché tutti sanno essere fragile, a partire dagli amministratori locali che troppo spesso non possono fare altro che rimanere in attesa che la prima forte pioggia provochi frane o cedimenti stradali.
Per questo, più di tante conferenze stampa nelle quali si comunica quanto piove, occorrerebbe mettere in pratica politiche e azioni concrete ed efficaci interventi preventivi utili per la protezione e la sicurezza dei cittadini.
Non è pensabile ricondurre questi drammatici eventi alla sola gestione dell’emergenza per quanto straordinaria e pronta: servono risorse e strumenti adeguati, frutto di programmazione e coinvolgimento dei sindaci, dei presidenti dei municipi, dei responsabili delle squadre di protezione civile. A loro e a tutti coloro i quali in queste ore hanno lavorato incessantemente, vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento ed un abbraccio di vicinanza e solidarietà per quello che hanno fatto e che faranno. Non è per nulla scontato.
Così come siamo vicini ai dirigenti, ai soci ed ai volontari dei nostri circoli, delle società di mutuo soccorso aderenti Arci che hanno subito allagamenti e danni e che fin da subito si sono impegnati per restituire alle loro comunità importanti spazi di socialità.
Arci Liguria
Genova, 24 novembre 2019