In una situazione in cui quello che era stato salutato come il sogno europeo sembra sempre più tramutarsi in un incubo, lo sciopero europeo del 14 suona come un segnale importante, afferma Walter Massa.
Di fronte a 18,2 milioni di disoccupati nella euro-zona e 25,5 milioni nell’Europa a 27 è difficile essere ottimisti ma certamente non è il momento di rassegnarsi. Occorre agire unitariamente con convinzione e la convocazione di questo sciopero generale europeo sembra andare in questa direzione.
Questo il senso del sostegno che l’Arci ha voluto dare a questa prima iniziativa che non a caso è entrata nell’agenda degli impegni concordata a Firenze 10+10 in occasione dell’incontro dei social forum europei.
In questi numeri enormi rientrano anche i quasi seimila posti di lavoro persi nella nostra regione dal 2008 ad oggi.
Credo appaia sempre più evidente la necessità di imprimere alla politica europea una rotta diversa da quella attuale, e dobbiamo cominciare a farlo a partire dal nostro paese battendoci unitariamente per livelli di vita sostenibili e difendendo i diritti fondamentali dagli attacchi frontali e dallo svuotamento a colpi di tagli delle voci di spesa sociale.
Per questi motivi, in tutta Liguria, l’Arci sarà in piazza al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori, delle cittadine e dei cittadini.
Genova, 13 novembre 2012