Per illustrare il comunicato che segue abbiamo preferito una bella foto di partigiani piuttosto che lo squallido manifesto di cui si parla. “Ancora una volta, alla vigilia di un’importante scadenza elettorale, la destra più becera ma non per questo meno pericolosa, fa sentire la sua voce con l’unico linguaggio di cui è capace. Il linguaggio della violenza squadrista e razzista.

Se Berlusconi cerca di far leva su quelli che “Mussolini ha fatto anche cose buone…” la cricca di Storace si fa sentire a Savona con un manifesto frutto della peggiore sub-cultura fascista.

L’Arci di Savona non ha esitato a reagire denunciando alla magistratura il fatto e chiedendo che venga valutato alla luce di quanto affermato dalla ‘legge Mancino’, sino ad oggi purtroppo non adeguatamente applicata.

L’Arci, che condivide e sostiene l’iniziativa del comitato di Savona, ribadisce l’impegno di tutta l’associazione a non lasciare spazio a rigurgiti fascisti e razzisti, adottando le opportune iniziative ad ogni livello. In questo senso abbiamo già provveduto a segnalare l’accaduto all’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e alle autorità competenti perché provvedano alla rimozione di manifesti di tale natura ovunque essi dovessero apparire, perseguendo i responsabili.

Siamo certi che episodi come quello di Savona aiutino – se ce ne fosse ancora bisogno – a capire qual è il carattere della coalizione che vorrebbe tornare al governo per completare l’opera di demolizione della Repubblica fondata sulla Costituzione antifascista.

Noi, e con noi le forze sinceramente democratiche, non lo permetteremo.”

Arci Liguria e Arci Nazionale

5 febbraio 2013