E’ primavera anche in Turchia.  La battaglia d’Istanbul in difesa  di seicento alberi,  novecento arresti, mille feriti,  uattro accecati per sempre,  la battaglia d’ Istanbul  è per gli innamorati a passeggio sui viali,  per i pensionati, per i cani,  per le radici, la linfa, i nidi sui rami,  per l’ ombra d’ estate e le tovaglie stese  coi cestini e i bambini,  la battaglia d’ Istanbul  è per allargare il respiro  e per la custodia del sorriso.

(Erri De Luca)

Le parole di Erri De Luca ci accompagnano mentre seguiamo con partecipazione e solidarietà la rivolta democratica in Turchia. Quinto giorno, tre persone morte, cinque in fin di vita, centinaia di feriti secondo Amnesty International che denuncia la violenza contro i manifestanti e gli arresti di massa. Intanto la protesta dilaga e si trasforma nel più grande movimento di contestazione al governo di Erdogan, al tentativo di islamizzare il paese, all’autoritarismo, alla mercificazione avanzante.

Il contrasto tra la violenza del cemento, della devastazione ambientale e le aspirazioni dei cittadini appare evidente.

Da una parte la furia del profitto, dall’altra la difesa della vita e della libertà.

E la parte migliore che prende la parola, per difendere il bene comune. Studenti, donne di qualunque età, sindacati, insieme agli artisti e ai poeti

Presidio Giovedi 6 giugno alle ore 17,30 sotto il Consolato Turco in Piazza De Ferrari

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“Ho dormito 5 ore in 3 giorni, sono stato colpito da tantissimo spray al peperoncino, sono quasi morto almeno 3 volte, e le persone mi chiedono: “salverai forse la Turchia?”. Si, lo farò. Se non possiamo salvare la Turchia moriremo per questo. Sono davvero stanco. In 3 giorni mi sono nutrito solo di 7 energy drink e ho preso 9 analgesici. Ma domani alle 6 di pomeriggio sarò di nuovo a protestare per la rivoluzione”.

Sono le ultime parole scritte su facebook da Abullah Comert 22 anni ucciso dalla polizia ad Antiochia.

Una brutale repressione contro il popolo turco sta avvenendo in turchia. 3 morti , centinaia di feriti migliaia di arresti.

Per fermare la repressione ed esprimere la nostra solidarietà con i manifestanti