Buon Compleanno, Arci!
Iniziano oggi, con un evento a Roma, i festeggiamenti per i 65 anni dell’Arci.
65 anni sono un bel traguardo e per quanto ne abbiamo passate (e quante ne passeremo ancora) non abbiamo completamente perso quello spirito indomito, sognante e visionario che talvolta ci ha fatto vedere le cose con molto anticipo.
Penso proprio al 1957 quando molti circoli dopolavoristici, società di mutuo soccorso, case del popolo, polisportive capirono per tempo la necessità di avere ed essere una rete di associazioni nazionale.
Penso alla straordinaria stagione culturale popolare che permise a molti artisti, donne e uomini di spettacolo di avere uno spazio tra la gente mentre si avviava l’impero televisivo che tanto bene e tanto male farà al nostro Paese.
Penso ancora alle straordinarie previsioni che facemmo a metà degli anni novanta quando di fronte al manifestarsi della crisi culturale, sociale e politica comprendemmo che la democrazia che avevamo conosciuto rischiava di essere messa in ginocchio da quel turbo capitalismo globale che prevedeva libero scambio di merci e denaro ma nuova segregazione per le donne e gli uomini fuori dai confini occidentali.
Penso infine a tante piccole cose che sono accadute giorno dopo giorno, in moltissime comunità territoriali dove l’Arci è stata ed è presente, ai cambiamenti che abbiamo contribuito a produrre.
Penso con nostalgia alle straordinarie compagne e compagni che non ci sono più e che mi hanno trasmesso valori e passione con l’impegno a non barattarli con nulla al mondo perché nulla è più prezioso.
Penso alle altrettante compagne e compagni che ho incontrato in questi anni e che forti dell’esperienza associativa mia rinnegata oggi fanno altro in altri posti.
Penso infine che siamo uomini e donne fortunati noi dell’Arci; un microcosmo di riti, incontri, voglia di fare, di esserci, di divertirsi, di impegno, di passioni, di militanza pura con la voglia mai sopita di cambiare questo mondo, in continuazione e in meglio per renderlo abitabile da sempre più persone e non da meno come vorrebbe l’attuale pensiero dominante.
È vero, oggi siamo incomprensibili ai più. Credo sia anche questa una fortuna in fin dei conti perché ci permette di continuare a esserci e a lottare.
Buon compleanno Arci e grazie di esistere (per almeno altri 65 anni).
Walter Massa, Presidente Arci Liguria