Care compagne e cari compagni,
in questi giorni tutte/i noi stiamo vivendo una fase straordinaria della storia del nostro Paese, con novità significative di ora in ora.
Come ben sapete, con il DPCM di ieri sera, estende a tutta l’Italia le misure già previste per alcune regioni e province e ora tutte/i noi abbiamo il dovere civile e sociale di fare la nostra parte per limitare l’estensione del contagio, il collasso del Servizio Sanitario Nazionale e per proteggere le persone più deboli.
Per fare questo è necessario limitare gli spostamenti al minimo indispensabile.
In via precauzionale e temporanea consigliamo di chiudere le sedi e sospendere tutte le attività, in attesa di nuove disposizioni.
Il decreto infatti interessa la socialità e l’aggregazione con la sospensione delle attività dei centri culturali, centri sociali e centri ricreativi e delle attività sportive.
A titolo di esempio non sono consentite assemblee, riunioni e ogni attività che crei gruppi di persone quali cinema, teatro, musica e spettacoli in genere nonché il gioco delle carte, il gioco delle bocce, ecc.
Invitiamo tutte le basi di mettere al centro dell’agire la salute delle socie e dei soci per dare un segnale forte ed importante di autotutela per tutto il corpo sociale e per i dipendenti e soci volontari dei circoli e delle SMS aderenti.
Per chi deciderà di rimanere aperto è necessario attenersi scrupolosamente alle prescrizioni già fornite.
Inoltre, il decreto emanato ieri sera, stabilisce che sono consentite le attività di bar e ristorazione dalle ore 6 alle 18 con obbligo del gestore di porre in essere tutte quelle misure informative ed igienico sanitarie utili a prevenire il contagio, tra cui il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
In ogni caso non vogliamo solamente darvi indicazioni sulle chiusure, siamo certi che questo sarà solo un momento transitorio di limitazioni per cui vogliamo andare oltre, pensando al futuro oltre questa fase di crisi.
È evidente che è necessario ripensare al nostro ruolo, a come declinare la promozione sociale e la presenza sui territori in un momento in cui la socialità e lo stare assieme devono essere azzerati per ridurre le possibilità di contagio, ma ci possono essere azioni da avviare affinché i circoli che decideranno di proseguire nelle loro attività continuino ad essere un riferimento importante per le nostre comunità, soprattutto per chi in questo momento ha maggiormente bisogno di aiuto, ad esempio:
- svolgere un importante e fondamentale ruolo di monitoraggio sul territorio, come antenne sociali
- organizzare iniziative di solidarietà e mutuo soccorso verso le persone più anziane ed in difficoltà come, ad esempio, la consegna a casa della spesa o di beni di prima necessità (pane, medicine, ecc). Ovviamente con le accortezze e precauzioni del caso nei confronti delle persone più deboli
- realizzare una comunicazione corretta sul territorio, con volantini basati sulle comunicazioni che, quotidianamente, verranno inviate dai comitati
- curare e rilanciare i propri spazi social e media, organizzando anche eventi on line quali tornei/giochi, concerti, esibizioni, letture. In caso di mancanza di tali strumenti ma con idee propositive, è possibile far riferimento al proprio comitato territoriale per utilizzarne i canali sociali
- utilizzare la chiusura dei circoli per sistemare le sedi, tinteggiare, pulire a fondo, rendere gli spazi più sicuri e belli per la riapertura
- sostenere reti di collaborazioni con le altre associazioni del proprio territorio.
Attività non di somministrazione potranno essere consentite anche dopo le 18.
Come rete dei comitati liguri ci stiamo attrezzando per ulteriori canali di comunicazione e progetti di cui vi terremo costantemente aggiornati/e, anche nei prossimi giorni.
L’importante è non arrendersi al presente e, assieme, costruire il nostro futuro.
Un’antica favola africana ci racconta che un giorno scoppiò una grande incendio in una foresta. Tutti gli animali scapparono, anche il re leone. Solamente un piccolo colibrì iniziò ad andare in direzione opposta. Alla domanda su dove andasse la risposta fu “Vado al lago, per raccogliere acqua nel becco da buttare sull’incendio…. Io faccio la mia parte”.
Ecco oggi, ora è il momento per tutti/e noi di fare la nostra parte.
Un abbraccio a tutte e a tutti
Francesco Marchese
Presidente ARCI Liguria
La presidenza ARCI Liguria
Stefania Novelli
Presidente ARCI La Spezia
Elisa Siri
Presidente ARCI Imperia
Stefano Kovac
Presidente ARCI Genova
Franco Zunino
Presidente ARCI Savona
Alberto Tognoni
Presidente ARCI Val di Magra
Genova, 10/03/2020