Il 12 Novembre ASC Nazionale ha presentato il suo X Rapporto Annuale sulle attività di servizio civile nazionale realizzate nel 2013.La presentazione è stata l’occasione per chiamare ad un confronto il Governo, con il sottosegretario Bobba, la Regione Emilia Romagna, con l’assessore Marzocchi, Postiglione del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Di Francesco della Direzione Regionale Emilia Romagna dei Beni Culturali e Paesaggistici, oltre che il Capo Dipartimento Gioventù e SCN, Mauceri, e il Presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile, Bastianini.Una partecipazione così composita si spiega con l’oggetto del X Rapporto e cioè i risultati raggiunti con la realizzazione del Progetto Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico che era inserito nel bando speciale che nell’estate del 2012 fu emanato in risposta agli effetti del terremoto che aveva colpito Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.Un progetto per 50 giovani, attivato sulle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia per il quale furono presentare 430 domande.Le peculiarità di questo progetto rispetto a quelli ordinari di ASC non si esauriscono con il numero (la media di posti dei progetti di ASC è di 6-7 persone) e la dimensione territoriale (4 province) ma riguardano anche i soggetti attuatori.Infatti 25 giovani erano impegnati presso le sedi di attuazione della Direzione Regionale dei Beni Culturali, 13 giovani per realizzare un progetto di IUAV di Venezia e 12 presso le ASC di Bologna, Modena e Reggio Emilia.Il risultato principale di questo intervento è stata la produzione di un prototipo di progetto adatto a inserire nel SCN soggetti anche istituzionali che non hanno esperienza pregressa di servizio civile senza snaturare la finalità educativa alla pace e all’impegno civico del SCN.Allo stesso tempo, il livello di aspettative dei giovani selezionati (il 76% era già laureato) di specializzarsi con un anno di SCN nei campi di loro studio è stato gestito in modo che al termine del periodo di servizio ben il 58% ha detto di aver acquisito ulteriori competenze. Tutto bene, ma se ci fossimo fermati qui sarebbe stato un tirocinio. In aggiunta a questo dato il 78% ha affermato di aver rapporto_ASC_ultima_sezione_ridotto.jpg scoperto realtà nuove che detto da un blocco di giovani che per i 4/5 erano residenti apre scorsi interessanti sulla capacità di effettiva conoscenza dei luoghi di residenza.Adesso questo prototipo è a disposizione delle istituzioni in una fase interessante perché il sottosegretario Bobba ha annunciato l’interesse di alcuni Ministeri a investire sul SCN, come è a disposizione per le associazioni socie di ASC che operano nei settori dei Beni Culturali.Ma l’aspetto associativo più interessante è stato quella parte di progetto realizzata da Modena che ha riguardato il censimento della situazione delle associazioni colpite dal terremoto e da Bologna con un intervento finalizzato a restituire alla cittadina di Pieve di Cento un locale che fosse un centro di aggregazione.Il risultato lo abbiamo vissuto tutti insieme agli inizi di Aprile del 2014 quando con i 50 giovani abbiamo festeggiato la conclusione del progetto direttamente nei locali finalmente disponibili e restaurato Teatro Comunale.