Come sempre accade in casi come questi, ricostruire la realtà dei fatti è operazione complessa e laboriosa che richiede tempo e onestà intellettuale. Certo non aiutano ministri che danno direttive ai magistrati (amproposito, ministro Maroni, sparare candelotti ad altezza d’uomo non è tentato omicidio?), così come mezzi d’informazione che informano a metà. Quelle che seguono sono piccole informazioni che cercano di colmare la metà mancante sui media più ‘autorevoli’.

Questo il video della conferenza stampa di lunedì del movimento No Tav.

E’ certo che, contrariamente a quanto affermato da molti, anche questa volta le forze dell’ordine sono andate ben oltre il loro compito. Ad esempio utilizzando indiscriminatamente  il gas CS (vedi foto)  che rientra nella lista dei gas “aggressivi” che sono vere e proprie armi da guerra. Interessante leggere, in proposito,  l’articolo del Centro Studi per la Pace relativo    ( http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=g8gas) che riporta l’intervento alla Intervento alla Conferenza Diritti Fondamentali e Globalizzazione organizzato dalla Commissione Internazionale d’inchiesta per la salvaguardia dei diritti fondamentali nella globalizzazione (6 aprile 2002, Genova) intitolato “Armi chimiche e libera manifestazione del pensiero: l’uso del gas lacromogeno CS durante le giornate del g8 a Genova 2001″

Sempre a proposito dell’uso di gas lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo è confermato da una fonte non sospetta, il corrispondente di Al Jazeera per l’Italia, Claudio Lavagna, che fortunatamente non è stato colpito ‘solo’ ad un arto (vedi il video ).

Altra voce dissonante è quella di Vittorio Bertola, già candidato a sindaco al comune di Torino per il Movimento 5 Stelle, che che testimonia l’entusiasta reazione del corteo “istituzionale” (quello con intere famiglie di valligiani, con mamme e bambini) quando i pericolosi “black bloc” (?) hanno lanciato dai boschi i fuochi d’artificio che segnavano la riconquista, dopo un’ora di scontri con le forze dell’ordine, del territorio dove fino a domenica scorsa sorgeva il presidio della “Libera Repubblica della Maddalena”.  (http://www.newnotizie.it/2011/07/04/no-tav-ci-sono-i-black-bloc-viva-i-black-bloc/)
“Questo per chi dice che ci sono pochi violenti che vanno isolati dalla grande maggioranza dei manifestanti pacifici: – è il commento di Bertola al video su Youtube – non è vero, è che se lo Stato non ti ascolta e poi ti denigra sui giornali e poi ti manganella e ti gasa coi lacrimogeni, quando finalmente arriva qualcuno a difenderti, chiunque sia, gli vuoi solo un mucchio di bene”. video finanzieri

Anche Luca Mercalli, volto notissimo della tv ha fatto girare in rete la sua testimonianza

Per ultima, non in ordine di importanza, la presa di posizione di Gianni Vattimo: “I Black Block – ha commentato il filosofo e professore Gianni Vattimo – sono un’invenzione della polizia. C’erano solo giovani arrabbiati che sono stati provocati dal lancio di lacrimogeni. Domani andrò a Strasburgo e metterò in guardia l’Europa dal farsi truffare dai banditi. Quante domeniche d’estate la Regione e le mafie del tunnel pensano che siamo disposti a sopportare? S’interrompa la farsa”.

Su Radio Black Out l’audio della conferenza stampa del movimento No Tav di lunedì 4 luglio.

I video della conferenza No Tav su youtube



Il comunicato dell’Arci di adesione alla manifestazione del 3 luglio

L’Arci conferma il suo impegno a fianco della popolazione e dei sindaci della Val di Susa contro la militarizzazione del territorio, l’uso indiscriminato della violenza, e per il ripristino delle regole democratiche, e sarà presente alla manifestazione nazionale del 3 luglio in Val di Susa, a seguito allo sgombero del presidio della Maddalena.

La scelta di un’azione di forza testimonia il fallimento nella gestione politica di questa vicenda. Sosteniamo fortemente la richiesta degli amministratori locali che chiedono la convocazione urgente di un tavolo politico con il Governo, per riprendere corretti rapporti istituzionali.

Domenica saremo accanto a quel popolo in movimento, pacifico e determinato per difendere in modo nonviolento i beni comuni, la nostra terra e il futuro di tutti e tutte.