Ventimiglia: solo le associazioni e la Caritas continuano ad occuparsi dei migranti bloccati alla frontiera. La vergognosa latitanza di Governo, Regione e Prefettura.
Anche oggi decine di volontari di CARITAS, ARCI e altre associazioni di Ventimiglia hanno garantito una dignitosa prima accoglienza alle centinaia di uomini, donne e bambini bloccati al confine. Nelle ultime 48 ore i transiti presso il Centro provvisorio di accoglienza della Parrocchia delle Gianchette si sono moltiplicati.
Solo oggi i volontari hanno distribuito più di 750 pasti. Numeri che da soli bastano a mettere in evidenza la drammatica situazione.
Gli spazi della Parrocchia non riescono più a contenere le persone; si è’ tornato a dormire sul greto del fiume Roya e nei parcheggi antistanti la Chiesa dove i pasti
sono ormai somministrati a ciclo continuo. Ma la solidarieta’ della città e dei cittadini non si ferma ed è’ solo grazie a loro che le associazioni possono garantire una prima assistenza.
In tutto questo l’assenza del Governo e della Regione Liguria, l’assoluta inadeguatezza della locale Prefettura, la debolezza di un Comune lasciato solo, servono solo a dimostrare che non esiste una volontà di risolvere la questione. Siamo di fronte ad una vera e propria omissione. Una scelta voluta a nostro modo di vedere. In tutto questo, aggiungiamo, la promessa struttura di accoglienza per il Parco Roya non solo non si vede ancora ma probabilmente – se nascerà – è stata pensata per 250 persone… Siamo quindi di fronte ad una vera e propria crisi umanitaria che pesa esclusivamente sulle spalle della città di Ventimiglia e dei suoi cittadini. Una situazione intollerabile che a noi non resta altro che denunciare pubblicamente.