In Breve
L’uscita dalla crisi pandemica sarà determinata dalla capacità di Istituzioni e Terzo Settore di rispondere adeguatamente ai bisogni delle fasce vulnerabili della popolazione. In questo contesto la ricerca di una occupazione si rivela tanto necessaria, quanto complessa e ne deriva l’esigenza di potenziare strumenti e prassi di orientamento e presa in carico. Il ruolo dell’Associazionismo può essere in questo senso determinante, può abbattere le difficoltà di interazione con i servizi pubblici amplificate dalla crisi sanitaria. Dunque, Competenze Inclusive si pone come obiettivo principale quello rafforzare le competenze dei cittadini di Paesi Terzi, nell’ottica di un protagonismo attivo, e di sostenerli nell’accesso al mondo del lavoro ligure favorendone l’inclusione. Intendiamo inoltre potenziare le competenze degli operatori e implementare una rete di sportelli a livello regionale di orientamento e inclusione in tutte le province della nostra regione. Dobbiamo interrogarci sull’impatto e sulle conseguenze che la crisi sanitaria avrà sulle nostre comunità ed in particolare sulle fasce deboli. I dati ISTAT mettono in evidenza come il tasso di occupazione dei migranti afferenti alla sfera della protezione internazionale sia più basso in confronto agli altri cittadini non UE, con differenze ancora più marcate nel caso della popolazione femminile. In questo contesto pandemico sono emersi precisi bisogni da parte dei cittadini di Paesi terzi rispetto all’accesso al mondo del lavoro; la difficoltà di interazione con i servizi pubblici, spesso per volontà stessa del legislatore, è stata solo amplificata dalla crisi sanitaria. Orientamento e presa in carico diventano prioritari per evitare la crisi sociale, così come sperimentare servizi dedicati, anche con strumenti innovativi online e/o in rete. La ricerca del lavoro è già un lavoro: partendo da questo concetto e dall’esperienza maturata anche attraverso “Lavori in Corso”, Competenze Inclusive intende sostenere l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini di Paesi terzi, costruire una rete di orientamento regionale, valorizzare le competenze preesistenti, definire linee guida per l’orientamento socio lavorativo e potenziare l’intervento associativo. Competenze Inclusive è un progetto sostenuto con i fondi Otto Per Mille della Chiesa Valdese.
Obiettivi specifici
- Sostenere l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini di Paesi terzi
- Costruire una rete di orientamento regionale
- Valorizzare le competenze preeistenti
- Definire linee guida per l’orientamento socio-lavorativo
- Potenziare l’intervento associativo
I destinatari
Le proposte progettuali: uno sguardo d’insieme
I beneficiari verranno accolti presso gli Sportelli dove potranno ricevere tutte le informazioni sul Progetto e candidarsi per le prese in carico. Sarà compilata una scheda ingresso/rilevazione del bisogno per tutti gli utenti. Chi non verrà preso in carico sarà comunque orientato ad altri servizi secondo quanto emerso dalla scheda di rilevazione del bisogno e dal primo colloquio. In questa fase verrà prestata particolare attenzione all’individuazione delle caratteristiche e delle potenzialità dei candidati, per progettare percorsi personalizzati, organizzando interventi mirati alla soddisfazione del bisogno espresso. Nei colloqui individuali, che si svilupperanno in almeno 2/3 incontri, si cercherà di costruire un progetto professionale personalizzato, che tenga conto delle competenze preesistenti al fine di definire gli obiettivi che potranno essere ragionevolmente e realisticamente raggiunti. In sede di colloquio verranno, quindi, analizzati i seguenti aspetti:
• analisi dei bisogni, dei valori personali e professionali, delle abilità, interessi e motivazioni;
• ricostruzione di tutte le esperienze professionali e formative maturate;
• individuazione delle competenze nascoste, per sviluppare nuove potenziali professionalità;
• identificazione dei punti di forza e di debolezza;
• elaborazione di un progetto professionale individuale coerente;
• elaborazione dei materiali necessari (Lettera di autocandidatura, CV, attivazione di un indirizzo di posta elettronica, altro).
I gruppi intendono motivare collettivamente alla partecipazione attiva dando ai beneficiari del progetto gli strumenti per cercare opportunità di lavoro in maniera autonoma e consapevole. Il numero massimo di partecipanti per ogni gruppo è 10 beneficiari e gli incontri potranno avvenire sia in presenza che online. I gruppi verranno composti in maniera il più possibile omogenea a seconda delle competenze in entrata e/o delle aspirazioni professionali rilevate durante i colloqui individuali, anche attraverso la scheda di rilevazione del bisogno (A2), e le indicazioni professionali degli operatori di orientamento (A3.1).
In questa fase, verranno:
- Illustrate in modo chiaro (attraverso slide o altro) le normative vigenti in materia di lavoro e immigrazione;
- Organizzati incontri volti a familiarizzare il beneficiario con i servizi amministrativi, le pratiche burocratiche e gli strumenti messi a disposizione dallo Stato (SPID, PEC, Cashback, App diverse tipo INPS, piattaforme online per certificazioni e documenti necessari a confermare o regolarizzare il proprio status, etc.);
- Svolti incontri con il mondo del lavoro, con professionisti e con testimonianze positive di varia natura.
Tutti questi aspetti concorrono a rendere autonomo il beneficiario e quindi più raggiungibili gli obiettivi generali di progetto. Inoltre, aspetto non secondario, sarà nostra cura rendere accessibili, fruibili e utili gli spazi degli sportelli attraverso bacheche per la consultazione delle offerte lavorative e formative e possibilità di utilizzare pc, stampanti, rete wifi per la ricerca attiva del lavoro.
Monitoraggio e vautazione
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